E’ in atto una imponente campagna di digitalizzazione del Patrimonio Culturale della Calabria che mira a valorizzare quei luoghi che viaggiatori, pellegrini e turisti, considerano spontaneamente “Attrattori Culturali” della bella regione da millenni approdo di grandi civiltà. Tra essi la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” ha già realizzato prestigiosi contenuti digitali in parte già esposti nella Piattaforma www.francescodipaola.info e www.calabriaexcelsa.it. Già da solo questi contenuti sono unici in Rete ma il bello deve ancora venire. Anzi, è in corso di realizzazione. Realizzare una vera opera di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale Italiano richiederebbe un trentennio, atteso il fatto che cielo e terra offrono segni ed emozioni diverse in uno stesso territorio, a causa dell’alternarsi delle stagioni. che mutano colori e temperature e anche l’utilizzo dello stesso bene.

Possiamo dire che si tratta di una vera e propria vocazione che pochi possono permettersi sia per la quantità di tempo che una Campagna di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale richiede, sia per esperienze e capacità professionali, sia per costi, indubbiamente proibitivi quando si tratta di fare sul serio, come in questo caso. Non a caso da un quindicennio il Governo suggerisce questa strada perché i Beni Culturali italia possano diventare un invito in chiave moderna tramite la rete, ma alla fine tutti si abbandonano a fotografie occasionali e di fortuna realizzate in modo improvvisato e magari da telefonini, facendo così il bene dei grandi motori di ricerca e delle multinazionali ma non dell’Economia Made in Italy.
“La differenza tra l’improvvisazione e l’autorevolezza che solo l’Arte Fotografica può avere nel riprodurre un’Opera d’Arte o un Paesaggio – afferma Fabio Gallo tra i massimo esperti in materia – è abissale. Non a caso esistono i Cataloghi d’Arte che celebrano impegno dell’Artista e investimento dei Mecenati, collocando nel tempo la Bellezza”

Il progetto è diretto dall’esperto di gestione della conoscenza Fabio Gallo che sta riversando su questa esperienza che valorizza la Tradizione grazie ai sistemi innovativi, la sua importante esperienza nel campo della Digitalizzazione di beni Culturali.

Ricordiamo, infatti, che proprio Fabio Gallo ha ideato e realizzato il progetto di dematerializzazione più noto negli anni in cui nasce la storia digitale del Patrimonio Culturale Italiano.

Si tratta dell’Archivio vaticano di Musica Sacra custodito dal Capitolo Lateranense, all’interno della Sacrosanta Arcibasilica San Giovanni in Laterano, sede del Romano Pontefice. Questa opera di digitalizzazione che sostiene il diritto allo studio e alla conoscenza è stata finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e ha rappresentato più volte l’Italia nel mondo.

“In questa grande campagna di dematerializzazione del Patrimonio Culturale della Calabria – ha dichiarato Fabio Gallo – San Francesco di Paola e la Cultura Benedettina sono centrali in considerazione del grande contributo in termini di civiltà, oltre che di spiritualità, che hanno diffuso grazia al loro talento di instancabili promotori di fede”.
Fabio Gallo ha diretto recentemente la Campagna di digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Salento (Puglia) che lo ha visto impegnato in prima persona, come lo è stato e lo sarà in quella della Calabria.
“Mostreremo al mondo – conclude simpaticamente Fabio Gallo – tutto ciò che Google non può mostrare con il senso di bellezza che solo i grandi maestri dell’Immagine italiani possono permettersi. Il colosso della SIlincon Valley, finalmente, potrà veicolare l’Italia per la sua autentica Grande Bellezza”.